Il silenzio di una rosa

Ancora ricordo,
il viso spento di quella bambola di cera.
Ancora sento le sue paure
ogni volta che giocava a nascondino
per non cadere, nelle mani
di chi avrebbe dovuto proteggerla,
ma ogni sua carezza, la terrorizzava.
Quel suo amore, ossessivo e folle,
la rendeva prigioniera e schiava
di quei respiri agghiaccianti,
quegli occhi, la inseguivano tutte le notti.
Odiavo, quella bambola
perché si nascondeva in quel suo segreto
e nessuno ha mai saputo ascoltare il suo silenzio,
il silenzio di una rosa appassita,
ancora prima di fiorire
del tutto.
Ho rivisto quella rosa,
è lì, di notte, da sola per la strada
a vendere ogni sua carezza,
senza nessuna emozione, e ne via di uscita
è ancora prigioniera di mani che la sfiorano
come fosse ancora, una bambola di cera.
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Pubblicata il 12-08-2012

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