Mani di madre
Io, ancora silenziosa ormai distante come tutte le madri che fanno volare liberi i figli io che non so se fui grande insegnante o miseria, egoista occultata o burattinaia d’amore io ora ti tendo le mani guardale, ancora un volta: in una mano c’è la terra il tempo nell’altra l’urlo della mia esistenza. Figlio mio non so quale porgerti forse ti stringerò soltanto a lungo, tra due braccia d’amore sperando di restare nel cuore dei tuoi giorni...
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