La silloge di poesie di questa autrice racconta in fotogrammi sequenziali un percorso di vita, attraverso le impronte fissate nella memoria da inquietudini, sfide e ricerca di consapevolezza.
Quando la disarmonia diventa sfida, il dolore si trasforma in opportunità di crescita facendo intravedere un nuovo mondo e donando nuove sensibilità: allora si vibra di empatia verso gli altri. Un animale, una pianta, un essere più sfortunato o anziano, vengono recepiti come un prolungamento di sé. La parola è pura e disarmante, il verso ricco di metafore e tracce di ermetismo. L'autrice manifesta una concreta maturità di espressione, e uno stile maturo e deciso.
Leggere questo libretto è percorrere un filo di Arianna attraverso prove di forza, rimpianti, gioie per arrivare alla armonia e alla libertà dalle passioni. Echeggia in ogni opera di questa autrice, la confessione di una donna che si mette a nudo: "Scrivo di me / l'intreccio di verità diventato frustrazione."
L'anima dimentica il pudore e trasferisce sulla carta il colore delle sue impronte. E' liberazione assoluta nello scavare a fondo in dubbi, scelte necessarie e condivisione di dolori, è rimorso e speranza. E' un abbraccio intenso e umile all'umanità.
"La lotta dei ruoli ne ha tracciato la genesi/ ma sulla lingua preme l'arruffata cantilena /della speranza..." Ogni percorso di vita è il risultato di lotte con se stessi e gli altri, una alchimia di scelte piene di croci e gioie. E' un amalgama di passato e presente, di speranze timide ma tenaci, perché la vita è sempre più forte del dolore.
E la poesia è il vibrare della vita.
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