Selvatica

Tessimi nuvole di zucchero 
nell'aura rosata del tramonto.
Chiamami 
sole, fata bambina, poi 
fammi volare, eterea,
 oltre ogni pensiero!
Spargimi sul sentiero buio 
dell' incipiente declino
polvere stellata di notti insonni…
Gioia. 
Se annusi campi fioriti di violetta
lungo le curve del mio collo arreso. 
Un tuo sorriso che dipinge il mio.
Dormi…
Domani faremo festa,
 per ogni incontro d’anime nel bosco
accenderemo un sogno. 
Tra le felci il cervo s’immolerà ai nostri sguardi 
nella raggera d’angolo di mirti e di ginepri.
Ti aspetterò
nel luogo in cui dilegua il guizzo della lucciola …
Mi ritroverai, selvatica, 
nel grembo rubino dell’aria vespertina
 lì, dove la lepre e il cervo si danno la buonanotte…
E mi arrenderò allora
sorda ad ogni istinto di salvezza.
Rapita. 
Io preda e tu il mio salvatore.
 Ascolteremo i richiami rapaci della civetta 
sui tronchi scortecciati dal cinghiale.
Le stelle ci diranno di andar via, lontano,
 verso l’Infinito che non conosce nome.



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18-03-2014 Meloni Valentina Grazie alla redazione per l'apprezzamento della mia "favola"...
16-02-2014 Redazione Oceano Intensa colorata favola di te… tutto scorre riemerge e appare li appena davanti al tuo sguardo!

Pubblicata il 02-02-2014

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Commento dell'autore

Lionardo soleva dire
"Salvatico è quel che si salva".
La selvaticità è un moto
interiore dell'anima che ci salva
dal declino interiore,
dall'omologazione,
dall'urbanizzazione del pensiero
e salva il sentimento puro
della naturalezza, spontaneo
e disincantato che
conduce all'amore.