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Riempio questo foglio bianco di parole 
che nascono dal cuore
la mente gioca a metterle in ordine ad effetto
e ogni volta scommetto
che quando avrò finito
l'animo mio si sentirà alleggerito
di quell'ansia che lo corrode dentro
per non essere riuscita
a riempire di poesia la mia vita.
Scrivo e mi rifugio nel mio mondo di parole
per sfuggire ai tuoi silenzi che fanno male
alla tua assenza che mi rende inesistente.
Ostinata continuo a donarti
l'amore che ho per te
tu lo getti via
dicendo che amore non è.
Mi graffi l'anima con la tua indifferenza
sgorgano rivoli di sofferenza
che la rendo opaca e spenta,
non filtra luce dalla sua trasparenza
e nel buio vedo
il profilo di un uomo sconosciuto
che non è quello che mi stringeva a se
e mi diceva che ero la sua regina di cuori
ed io, inchinata ai suoi voleri,
sono sempre restata un passo indietro
per non ostacolare il suo cammino
e l'ho seguito incontro ad un destino
che ho scelto anche per me.
Priva del riflesso della mia anima appannata
mi sono guardata allo specchio
ma non ho visto più la corona e lo scettro,
non sono più la tua regina di cuori
ma un due di picche messo in disparte
che tu usi solo per mischiare le tue carte.
Svuotata di tutta la mia poesia
scaccio via tutte queste parole
che continuano a piovere copiose
in questo fiume che mi scorre nelle vene
linfa pregiata per la mia esistenza
che tu non comprendi e vuoi prosciugare.
Se solo un attimo ti soffermassi per capire
cosa si agita in questo mio mondo interiore
scopriresti un'isola generosa
ricca di tutti i frutti dell'amore
in attesa delle tue mani per essere colti
e delle tue labbra per gustarne il sapore.
Inaridita da questa mia profonda pena
lascerò questi fogli integri del loro candore
e in punta di piedi, esco di scena.