Un racconto profumato di malinconia

Nell'assenza esaspera la mia immaginazione,
stregandomi la cadenza della tristezza,
che si ravviva come fuoco nel silenzio…
Mi seduce l’armonia dei sogni
che si aprono in me cosciente,
sminuzzandosi nel coraggio dell’inconscio…
Ti vedo, come uccello che annida nella mia dimora
fondendosi nei vetri dei miei bacini…

Ti sento come linfa che penetra nelle ossa e anima
la mia voglia di esistere ancora.
Abbraccio questo desiderio che sfugge
al controllo della ragione,
sequestra sospiri e taglia a brandelli
la speranza che, impietrita dalla paura del peccato,
scivola via dalle mie mani inermi.
Sorrido al sole che sorge
e scalda il mondo racchiuso dentro me.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
16-11-2014 Cagnacci Marzia Grazie Vieni Rita per l'analisi dettagliata e molto gradita.
16-11-2014 Cagnacci Marzia Grazie Redazione Oceano per il graditissimo commento.
11-11-2014 Vieni Rita Una suggestione in versi, come analisi, il racconto profumato di malinconia rallenta in immagini, in parole, avvitando l’attenzione e l’ascolto del lettore.
Qui, in simbiosi, si fondono i destinatari della poetica, l’ideale e il reale, incanalano e dirigono il senso.
L’interconnessione tra i due poeti, funziona, musicalità e ritmo, esiste, ti vedo anche se in malinconia, apre al sentimento, ti sento come linfa , per una speranza futura.
Il sé è protagonista.
06-11-2014 Redazione Oceano Esperimento di composizione a 4 mani in cui è difficile scorgere l'individualità dei due autori. Assenza e tristezza, coscienza e incoscienza, paura e peccato, speranza e passione sono presenze palpabili e prepotenti che scuotono l'immaginario del lettore.

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Pubblicata il 03-11-2014

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Commento dell'autore

Scritto da Maurizio Trapasso
e Marzia Cagnacci