Dolcedolore

Piango lacrime asciutte
ormai senza colore e senza sale.

E' quasi dolce questo dolore 
quando si affaccia all'anima 
e , prepotente
entra per fare tempesta.

Lo riconosco dal profumo
di incenso bruciato 
che mi invade i pensieri.

Non serve sbarrare la porta,
chiudersi dietro le finestre,
nascondersi nel rifugio del silenzio,
si insinua senza far rumore
e mi accorgo di lui 
solo quando ormai è tardi 
e le sue spire stringono
fino a togliere il respiro.

Inerme,
non ho difese nè voce
annego in questo mare senz'acqua
per salvarmi ogni volta,
ogni volta nuova,
ogni volta più forte.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
03-09-2013 Redazione Oceano E ogni volta, nonostante la nostra impotenza, il nostro essere indifesi al cospetto del dolore, che subdolo ci aggredisce, c'è sempre una rinascita, una risalita su per il crinale. Non può che essere così, forse si chiama sopravvivenza.

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Pubblicata il 30-08-2013

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