Viaggio ad est
Navigo in me in sogni e ulivi allineati stanchi tra sole e mare mai smarriti e pause mute per guardare altrove correndo affondo e in fondo sento dimenticanze chiare come i mattini ad est nell’aria prendo dintorno attendo un mare aperto e discanto ascolto i miei respiri tornare al centro di fondo c’è non è sentire ancora ma spostar le mura e ritrovar la strada e non porta al vento e non guarda cieco l’essenza e l’attimo di quel che sono tra case bianche e soffuse luci navigo ancora come ieri come quando ieri ha creato me.
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