Viaggio ad est

Navigo in me

in sogni e ulivi allineati stanchi
tra sole e mare mai smarriti
e pause mute per guardare altrove

correndo affondo 
e in fondo sento
dimenticanze chiare come i mattini ad est

nell’aria prendo dintorno attendo
un mare aperto e discanto ascolto
i miei respiri tornare al centro

di fondo c’è
non è sentire ancora 
ma spostar le mura e ritrovar la strada

e non porta al vento e non guarda cieco
l’essenza e l’attimo di quel che sono
tra case bianche e soffuse luci

navigo ancora come ieri come quando ieri ha creato me. 
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Pubblicata il 04-03-2014

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