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Non chiedermi delle foglie
ora che sono autunno,
non cerco compassione 
né futili carezze.
Ho voglia di spargere seme
come fanno i faggi in alto sul monte
nel respiro del vento
abbracciando libertà,
rinnovando vita alle radici.

Tu siediti, 
aspetta il mio ritorno.

Quando trepida
sarà la primavera, 
vedrai doni sulle fredde zolle.
T'inebrierò di carezze
il dolce viso 
ed i seni, i fianchi e le porte
dell'anima desiderosa d'amore.
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Pubblicata il 27-11-2015

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