Angoscia
Assali e proponi alleanze di languidi patti nemmeno un cenno e giaci a mattone sulle ossa in tormenta. Dipinta, la coscienza evade, sottile lisca imbarazzata il potente morso assale. Resti lì abbioccata e crudele nel vivavoce del prossimo adulatore resti, rappresenti tu l’infedele accusatore. Dipani sentenze nel duro metallo sia pur d’umana consistenza, nella fonderia il dilemma s’espande. Compi ancora il vezzo lento, balaustre e scudi tutti soffriran di goliardie gli uragani del tuo palato. Il tempo t’invecchierà, vietate soste e pic nic inerti e all’asta rimarranno, perché fine troverai sulle irte tue ragioni. Non osare abbandonare il bastimento sprofondare, l’amore è pur desto sul rimorso tuo cupo e voli verso il male per restare asociale.
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