Angoscia

Assali e proponi alleanze
di languidi patti nemmeno un cenno
e giaci a mattone
sulle ossa in tormenta.
Dipinta, la coscienza evade,
sottile lisca imbarazzata
il potente morso assale.
Resti lì abbioccata e crudele
nel vivavoce del prossimo adulatore resti,
rappresenti tu l’infedele accusatore.
Dipani sentenze nel duro metallo
sia pur d’umana consistenza,
nella fonderia il dilemma s’espande.
Compi ancora il vezzo lento,
balaustre e scudi tutti
soffriran di goliardie
gli uragani del tuo palato.
Il tempo t’invecchierà,
vietate soste e pic nic
inerti e all’asta rimarranno,
perché fine troverai
sulle irte tue ragioni.
Non osare abbandonare
il bastimento sprofondare,
l’amore è pur desto
sul rimorso tuo cupo
e voli verso il male
per restare asociale.
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Pubblicata il 26-10-2012

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Commento dell'autore

Il dolore straziante
dell'angoscia finemente penetrante
che assale e si dissipa in polvere
sgretolata all'apparir
del buon senso dove l'amore
prende posto
per collocarvi la serenità