Emigrata

Se è notte o ancora giorno non mi accorgo,
vivo lontana già dai teneri anni
e Terra non conosco.

Spalanco le porte al sole
ma il sole l'ho lasciato nella mia Isola,
a essa non appartengo
da sempre emigrata,
dentro invade
ma non mi riconosce.

Nomade son io e senza dimora
anche se di pietra tanto si abbonda.
Scivola la luna, sorriso cela
in terra straniera,
leggere son le ali,
spicco dal tronco il volo,
in quale mondo mi ritrovo?

Isola senza isola,
mare dall'acqua fosca,
fiore senza effluvio,
cielo senza stelle mai vorrei essere.

Intanto il tempo mi brucia
e poi la Terra mi prenderà.
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08-10-2016 Redazione Oceano Emigrazione di parole che sospira il verso in evanescenze di tiepido esistere.
Sotto un cielo cieco, estraneo al batter d’ali, migra il sentire in “isola senza isola” che pur richiama il tempo e l’attesa, mai paghi nel trovare pace.