Come in un sogno, entrando in un vicolo

Come in un sogno 

Vedo una strada,
un tantino stretta ,
attraversata da vicoli chiusi.

Dalle Finestre aperte giungono
profumi buoni 
di cibi sani 
profumi diffusi.
Quel vento caldo
sempre presente ,
dapprima lo fa tiepidamente,
poi sempre più focosamente.
Guardo le lenzuola profumate
al sapone di Marsiglia,
sventolare al vento, che è una meraviglia.
Resto abbagliata dal  loro biancore,
con il cuore di bimba
ne osservo il candore.
Ripenso ancora al sole …
alla gente, ai bambini, al loro essere sorridenti
all’aiutarsi, a condividere uniti tanti momenti….
Rivedo quella me bambina,
chiedere a mamma
di scendere per strada,
durante la siesta della gente.
Una Pietra pari ad un rubino
m'aveva ammaliata, assurdamente.
Nell’ora più calda, Invece di dormire.
dalla finestra guardavo
in quel vicolo,
in quel cortile.

Di corsa svolazzo, giù per i gradini.
frugo fra calcinacci nascosti, 
alla vista di noi bambini.
Resto delusa nello scoprire
un bottone intagliato,
pari ad un rubino lavorato. 
Mamma sorride scoprendo il mio abbaglio 
Mi consola con un bacio che sa di sole
d’infinito amore.
Mi scuoto da quel torpore.
Sento ancora
le sue labbra calde.
Quel dolce tepore
ripristinava qualsiasi delusione.
 
Sole caldo 
Cielo blu,
Lenzuola bianche ,
Bimbi che giocano felici,
Tempi andati, ormai svaniti….




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Pubblicata il 04-07-2018

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Commento dell'autore

Una passeggiata, in parti
antiche magari in una città del nord,
può far scaturire ricordi lontani.
La propria infanzia chiama,
scuote, come se volesse dirti
non scordarti di me.

Anche se è stata trascorsa
nel sud, trova sempre similitudini.

I palazzi ravvicinati, le
finestre aperte,
tirano fuori la propria dolce
poesia dei tempi passati.