Il negozio dei folletti
Il negozio dei folletti Esplorando la città una sera fresca d’estate, scoprii Un simpatico negozio ,era chiuso al pubblico, ma in esposizione, vi erano simpatici folletti rifiniti in panno Lenci. Rappresentano i vari mestieri: dal pizzaiolo al pasticcere, all’infermiera, tutti con il loro attrezzo del mestiere in mano. Adeguatamente vestiti per la loro mansione; per non sbagliare, ad identificarli, una targhetta ne trascriveva la loro professione. Fui attratta da una biondina con tanto di cappello da laureanda. Era la mia bimba quella, le mancava solo un esame e sarebbe stata la bambolina da regalarle. Ogni volta che passavo da lì, costringevo il. Mio compagno a fermarsi Una sera di luglio i negozi si animarono, le città turistiche avevano deciso di tenere aperto. Con grande stupore la vidi! Era lei la magica maghella che costruiva quelle splendide creature. Fui catturata dal suo intagliare, cucire,rifinire; l’avrei osservata per ore. Dietro di lei scaffali, ripiani con tessuti colorati, la sua testa grigia, non si alzava era intenta nel suo creativo lavoro. Ciuffi di capelli grigi le coprivano il volto. Era una maga! sicuramente, lo era, perché con la sua maestria riusciva ad animare quei pezzi stoffa. Fui presa per mano per continuare la passeggiata. Ma lei mi rimase nel cuore, Sapevo che avrebbe ritratto la mia piccola Architetto, non appena sarebbe stato possibile. A volte tutto capita al contrario, arriva il lavoro, prima di completare gli studi e via via a volte la vita si ferma. Resta un desiderio importante nell’aria ,che solo una maga potrà fare avverare. Lavora per me piccola maga, fa che il mio è il suo sogno si avveri. Entrerò un campanellino suonerà e tu mi impacchetterai Il folletto dottore uguale alla mia dolce bimba. Il negozio dei folletti Esplorando la città una sera fresca d’estate, scoprii Un simpatico negozio ,era chiuso al pubblico ,ma in esposizione , vi erano simpatici folletti rifiniti in panno Lenci. Rappresentano i vari mestieri: dal pizzaiolo al pasticcere, all’infermiera, tutti con il loro attrezzo del mestiere in mano. Adeguatamente vestiti per la loro mansione; per non sbagliare, ad identificarli, una targhetta ne trascriveva la loro professione. Fui attratta da una biondina con tanto di cappello da laureanda. Era la mia bimba quella, le mancava solo un esame e sarebbe stata la bambolina da regalarle. Ogni volta che passavo da lì, costringevo il mio compagno a fermarsi Una sera di luglio i negozi si animarono, le città turistiche avevano deciso di tenere aperto. Con grande stupore la vidi! Era lei la magica maghella che costruiva quelle splendide creature. Fui catturata dal suo intagliare, cucire,rifinire; l’avrei osservata per ore. Dietro di lei scaffali, ripiani con tessuti colorati, la sua testa grigia, non si alzava era intenta nel suo creativo lavoro. Ciuffi di capelli grigi le coprivano il volto. Era una maga! sicuramente, lo era, perché con la sua maestria riusciva ad animare quei pezzi stoffa. Fui presa per mano per continuare la passeggiata. Ma lei mi rimase nel cuore, Sapevo che avrebbe ritratto la mia piccola Architetto, non appena sarebbe stato possibile. A volte tutto capita al contrario ,arriva il lavoro, prima di completare gli studi e via via a volte la vita si ferma. Resta un desiderio importante nell’aria ,che solo una maga potrà fare avverare. Lavora per me piccola maga, fa che il mio è il suo sogno si avveri. Entrerò un campanellino suonerà e tu mi impacchetterai Il folletto dottore uguale alla mia dolce bimba.
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