La casa con la torre

Quel giorno restai ammirata davanti alla torre in polistirolo seguita da archi “che bello”!- pensai,
ma qualcosa mi faceva restare perplessa... mi ricordava la mia casa al mare, l'allestimento al
centro commerciale era stato messo li per la promo, fiori d'ogni tipo, crisantemi, e quant'altro
nella settimana commemorazione morti, ma quella torre, quegli archi... si, non potevo far altro che
pensarci, in quei giorni poi, col problema responso udienza! era un chiodo fisso! 

Tre  giorni dopo, un tonfo! proprio mentre sostituivo, la collega momentaneamente in pausa, un tonfo
sordo, rumore di cocci, di vetro, mi affacciai e vidi la struttura a terra, solo la torre salva, e
un arco salvo..., ma il resto, non aveva retto; i cocci di vetro erano quelli di una pianta che vi
avevano poggiato per abbellire; m'era parso un cattivo presagio... come se qualcuno volesse comunicarmi,
novità non buone sull'esito udienza per la mia casa  al mare, era inutile, non potevo far a meno di
associarle... aiutai a ripristinare, raccolsi le foglie di edera finta che andavano a decorare gli
archi, cercando di far sembrare la struttura nata così... era bella lo stesso! , mi tranquillizzai.

Il giorno dopo manco a farlo apposta, arrivarono le notizie per l'udienza... sembrava ci avessero
tolto qualcosa, un pezzo a cui rinunciare... ma, restava la casa, con la torre imponente!o di ricordi
....mio marito, 30 anni fa quando fece costruire la casa mi disse:” la scala la farò costruire in
una torre, così tu sarai sempre la mia principessa, come ti raccontava tua madre nelle fiabe; 
- “ma davvero? Non costerà tanto farla costruire così?” - avevo chiesto “è la stessa cosa, devo solo
seguire i lavori perché gli operai non sbaglino, il costo è uguale!" - suggellò quella promessa con
un bacio! e la mantenne.

Il dono di un amore ormai perduto, per la quale io risultavo essere la sua principessa..., 33 anni
di matrimonio, finché  morte non vi separi... ma quale sottile confine c'è fra la vita e la morte,
nella settimana dei morti... lui mi ha mandato il messaggio, proprio in concomitanza dell'udienza,
che tanto mi preoccupava... la casa con la  torre, che lui mi aveva fatto costruire, non doveva
crollare ...se, quella in polistirolo, rimaneva salda, almeno per quanto riguardava la torre, che
era l'anima della struttura;... lo stesso, sarebbe accaduto, alla mia casa...

Forse, era questo il messaggio che dovevo recepire, era un volermi tranquillizzare. Stranamente era
come se quella casa, del mare, mi dovesse essere donata nuovamente... anche se, i sacrifici allora
li avevamo fatti entrambi, lavoravamo senza tregua e non ci si concedeva nulla, avevamo rinunciato
al viaggio di nozze, ed eravamo talmente tormentati dal mettere su lira su lira per costruirla, che
quell'anno in cui restai incinta, dovetti tardare, ad acquistare il cappotto, ormai troppo stretto,
per via del pancione, ricordi,....e sospiri, pensando a quante rinunce! Ma....ce l'avevamo fatta!

Era sorta la casa, che mi faceva sentire una principessa, con quella torre....” le case hanno un
anima”, diceva mia madre! Lei, la casa, Sapeva tutto di noi... Quei muri, ci avevano seguito, nelle
nostre difficoltà, non poteva che amarci;  Lì i nostri ragazzi erano cresciuti, si erano fortificati,
non potevamo separarcene, e lei non avrebbe potuto fare a meno di noi, aveva segnato la nostra
giovinezza e avrebbe continuato a seguirci anche in futuro. Successivamente l'omino incaricato per
la scenografia, del centro commerciale tornò a riparare gli archi... ora facevano di nuovo bella
vista di se! In tutta la loro grandezza! Si! sarebbe andato tutto bene! non avremmo dovuto rinunciare
a nulla, l'esito sarebbe stato favorevole... quella casa, nessuno avrebbe potuto toccarcela!
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
28-02-2014 Mandala' Rosalba è proprio vero! nulla di più azzeccato; siete ottimi psicologi, leggete fra le righe ....grazie per i vs commenti.
28-02-2014 Redazione Oceano Un racconto che evidenzia come l'ansia e l'attesa condizionino la mente, le circostanze e le coincidenze le alimentano in un gioco di continua alternanza.

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Pubblicata il 11-02-2014

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Commento dell'autore

Pensieri,
un legare le circostanze,
un cercare di tranquillizzarmi
da sola mentre sono in attesa
di un esito per quella casa
per quel pezzo di vissuto....

chi dice che le case
non abbiano un anima?

Le case sono un agglomerato
di emozioni delle persone
che le abitano; sono risate,
sono amore, sono coccole
fatte ai bambini, sono sentimenti
che aleggiano, sono un recipiente
delle nostre emozioni...
e anche da lontano possiamo
sentire il messaggio
che ci mandano...