Quella gioornata era iniziata così

Quel giorno le sembrava di doverlo vedere ovunque, lo sentiva presente, immaginava fosse in ogni angolo
della casa, la radio trasmetteva le canzoni di zucchero quelle che lui ,più amava! Il telefono aveva
squillato, la sorella le aveva dato notizie della casa al mare, diceva che i ladri avevano tentato di
entrare dalla finestra del bagno, c'era da ripristinarla,e da visionare cosa avessero portato via, le
domandò se aveva lasciato a qualcuno le chiavi, per poter provvedere,alle operazioni che normalmente
seguono uno scasso. La casa del mare era lontana... a 1200 km di distanza, mentre riceveva quelle
informazioni,  si rammaricava, per non averle lasciate a nessuno. Nel contempo era stupita, si ricordò
d'averlo sognato! proprio quella notte... le diceva:” attenta! Stanno rubando il televisore!.... 

Non restava che chiedere aiuto ad  un amico, il quale amico, avrebbe dovuto provvedere al ripristino
della finestra, non le restava che confidare sulle sue ottime  capacità, toccava fare peripezie, per
ripararla dal di fuori... ma lei sapeva di potersi fidare di lui. In quanto a lei, prendere le redini
non le  era facile, le mancava il consiglio del marito non ci voleva anche questa rogna; ancora una
volta toccava provvedere, senza la sua collaborazione, era due anni che era mancato,era una vedova
ancora giovane, con due figli già grandicelli, ma ciò nonostante,per lei, ogni volta era sempre più
dura....quel giorno in particolare; cosi presa dal suo pensiero mentre dava le spalle alla finestra
cercando di regolare il termostato dei termosifoni mentre era completamente sola con se stessa , si
sentì osservata, sentiva che qualcuno la stava guardando....

il respiro le si fermò per qualche istante la sensazione era più che tangibile... si giro di scatto e
vide una figura con due pupille strette che la guardavano veramente... era un gatto nero che si era
appollaiato dal di fuori, sul davanzale della sua finestra un grido soffocato le usci suo malgrado, lei
non aveva gatti, quello era un randagio, diede una manata al vetro e lui fuggi, come avesse potuto
sentire il suo sguardo, non se lo spiegava, imprecò contro quel gatto, andò in cucina e si preparò un
caffè. Quella giornata era iniziata così... come quando ti svegli al mattino con i rumori di un grosso
temporale e rabbrividisci al solo pensiero di alzarti e d'iniziare un nuovo giorno, che già di per se
non lascia prevedere nulla di buono, non osi nemmeno pensare possa esserci una rischiarita... e invece
ùecco che a volte accade, proprio quello che non ti saresti mai aspettata potesse accadere.

Per rilassarsi accese il notebook  un messaggio era in attesa di una risposta... aprì curiosa più che
mai... un uomo, il responsabile di un sito di poeti la invitava a far parte del sito dei scrittori
colpito dal suo modo di scrivere, la invitava a farne parte. Pensò che questo potesse dare una
rischiarita a quella giornata, pensò che gli desse modo di progettare di nuovo, un futuro di successi
o se non altro, solo di piccole gocce di rugiada, che ancora meritava di avere. Così girò pagina, era
diventato il suo motto ormai, quando tutto andava storto, lei, girava pagina e si godeva le piccole
cose: una passeggiata anche sotto la pioggia guardando le vetrine, un raggio di sole dopo la pioggia,
un sorriso di un bambino... Ora, già progettava, sognare, le dava un po' di carica; glielo aveva
insegnato la psicologa a godersi le piccole cose, a staccarsi dal problema, la psicologa non seguiva
lei personalmente, seguiva lui, il marito, ma ormai erano in simbiosi, le sedute finali, per prepararlo...
quelle cuffie, con quella voce registrata, di un noto psicologo,l'aveva sentita anche lei, diceva:
“cercate di spostare la mente dal fulcro del vostro dolore” e lei aveva iniziato a farlo... e così, 
in attesa della scintigrafia ossea  del marito, per non andare in crisi d'ansia, si spostava al bar,
si sedeva al tavolino acquistava il giornale e leggeva l'oroscopo, convincendosi che si! sarebbe
stata una gran bella giornata! . nonostante tutto, cercava di pensare positivo, perché essere positivi
aiuta a vivere meglio, e la speranza per fortuna è l'ultima a morire....
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Pubblicata il 25-03-2014

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Commento dell'autore

siamo noi! anche quando raccontiamo, c'è sempre un pezzo di vita, che ci appartiene, che s'insinua fra le righe, un pensiero da trasmettere che forse potrà aiutare altri ad affrontare le grandi battaglie della vita.