Quello strano incontro alla stazione

La ragazza bionda, fisico asciutto, occhi castani viso piacevole, sedette ad una panchina in attesa
dell'altro treno. La stazione era piccola, c'era lei e un ragazzo, che appena la vide, le si andò a
sedere repentinamente accanto; la ragazza, che  chiameremo jo, stava frugando nella borsa completa-
mente aperta, alla ricerca del cellulare, istintivamente all'arrivo del ragazzo ritiro la borsa e
chiuse la cerniera; il ragazzo le rivolse le sue attenzioni: iniziò col  dirle: “ciao lo sai che
stasera sono stato invitato da...”. ed elenco due amici, con tanto di nome e cognome, poi si lamentò,
perchè l'ultima volta che l'avevano invitato dissero che non volevano preparargli la pasta, invece
poi la pasta gliela fecero... disse questo tutto d'un fiato accertandosi solo che la ragazza seguisse
il suo discorso, lei dal suo canto, si limitò ad annuire cortesemente... ma non dava corda, aspettava
solo che quello strano ragazzo si stancasse e se ne andasse.

Ma lui proseguì, dopo una pausa mentre guardava per terra, come a voler fare il punto della situazione,
per poter continuare il discorso e renderlo a parer suo più interessante: “ poi andiamo a Buttigliera
e li (sorrisino compiaciuto...). ci sono i camerieri con le pizze te la portano nei vassoi! e tu puoi
prenderne quanto ne vuoi! anche due o tre volte.!!!

la ragazza sorrise, annuendo, pensava fra se che quel ragazzo fosse un po' matto, e non sapeva come
fare,ad allontanarsi, senza correre il rischio d'irritarlo!, intanto alla stazione, arrivò una
signorina sedette nell'altra panca, Jo, le indirizzò uno sguardo un tantino allarmato che l'altra non
capì; anche lei nell'attesa aprì la borsa, frugò e tirò fuori con fare composto come suggeriva la sua
persona, a modo, un pacchetto, la signorina era ben vestita, molto compita e ordinata in attesa del
treno aveva deciso di fare una fugace merenda... il ragazzo passò in un balzo da lei e le disse
“posso averne un pezzo per favore sono molto affamato!- << Scusi??? la signorina chiese guardandonolo
allibita cercava lo sguardo della ragazza, che occhieggiò per conferare ciò che l'altra aveva frattan-
to intuito, istintivamente gli tese tutto l'involucro dicendo: “lo puoi mangiare tutto se vuoi! lo
disse con aria leggermente allarmata” - “grazie grazie ho molta fame oggi”-disse il ragazzo un po'
matto; la ragazza bionda ne approfittò, per spostarsi in edicola e scegliere una rivista, sperò di
perdere di vista il ragazzo e soprattutto sperò, sedesse lontano da lei una volta sul treno...intanto
il treno arrivò salì, con quel pensiero fisso, si accorse invece, che il ragazzo era rimasto a terra,
rifaceva il percorso con altre persone era indubbiamente un po' matto, ma voleva solo comunicare, e
forse stavolta dopo la merenda avrebbe chiesto una bevanda o un caffè al vicino bar; Jo non potè fare
a meno di sorridere fra se, all'idea delle persone fra virgolette “normali” che si stupiscono quando
s'interfacciano con persone un po' fuori dalle righe, come quel ragazzo appena conosciuto ….“ che
male fanno in fondo? - si chiese? - ” siam sicuri che siano loro i pazzi e non noi? Intanto loro
sono liberi e noi siamo chiusi dagli schemi.... ricordò ancora il ragazzo dirle: cosa dici ? 

Come faccio ad arrivare puntuale alla cena?' parto alle sei?....si parto alle sei! e poi ancora gli
sforzi, per volerla portare a tutti i costi a comunicare: “La sai fare la pasta aglio e olio? - “No!
“ fù la sua risposta per tagliar corto, e lui: “La saprà fare di sicuro tua madre”... Jo sorrise
all'idea di quello strano incontro, le sembrò di aver vissuto un'avventura, le veniva da ridere, ma
non poteva ridere da sola, la gente avrebbe pensato fosse matta... così anche se non sapeva come
controllarsi, si dette un contegno e si mise a leggere compita la sua rivista...” mentre ancora
fra se rifletteva: “il loro essere liberi li rende sicuramente più felici...”
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23-01-2015 Mandala' Rosalba grazie Rita chissà...sviluppandolo potrebbe diventare una scena per il mio teatro ;) grazie per il tuo commento, devo proporlo alla mia regista ....mi hai dato un idea! smack!
15-06-2014 Vieni Rita L’apparenza e l’essenza, due modi e mondi. Si sceglie l’apparenza per camuffarsi nel mondo superficiale e frettoloso, si sceglie, ma credo appartenga a pochi privilegiati, l’essenza come a dire ” Son qui e sono io, basta solo accettarmi”. Il racconto apre dopo la visione a varie interpretazioni, l’introspezione dei personaggi a sè nel contesto da ampliare, sviluppare i dialoghi e poi rispondere al personaggio centrale, che ho lasciato sul treno ad osservare quello strano ragazzo. La scena piace.

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Pubblicata il 12-06-2014

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