La rosa del mare

Un quarto di luna,
si schiariva lentamente,
specchiandosi su una scatola di latta,
dimenticata chissà da quando.
 
Piena di rocchetti colorati,
forbici e un piccolo ditale,
sulla seggiola di saggina appoggiata con cura,
scivolava una sottana nera, 
sinuosa morbida come nuvola,
sul corpo indossato.
 
Sul balconcino gerani secchi,
una brocca d'acqua,
tutto immerso in un silenzio teatrale.
 
La muffa e la ragnatela,
faceva da tappezzeria,
ed il mare in cornice,
su una cartolina faceva bella vista
con su scritto...
 
Baci amore mio tornerò.
 
La gabbia degli uccellini vuota,
e quel pò di semini rimasti,
già, germogliati,
e l'arcobaleno della pioggia,
portò un raggio di luce in quella stanza vuota,
oltre le imposte cigolanti.
 
Appoggiata con cura,
una foto ingiallita,
di una ragazza,
dagli occhi neri e sorridenti.
 
Sul vecchio comò di legno intarsiato,
due conchiglie con la sabbia,
forse...
un ricordo svanita da anni.
 
Un muro bianco,
di gesso ricopriva le pareti,
terra di attese,
polvere di chiuso,
nella stanza solitudine roccia.
 
Fragile rosa sei appassita,
ad aspettar quel tuo amore,
con le tue perle bianche,
affacciata alla terrazza,
ti promise con un bacio,
 
Tornerò...
 
Maturarono gli anni,
maturò anche il sole,
così stanco si coprì dal freddo,
a delle piaghe del dolore,
col lo scialle ricoperto di rose di mare.
 
L'amore  non tornò,
mai dal mare...
sulla rosa spenta.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
13-08-2015 Catania Rosaria Grazie Vieni Rita
06-08-2015 Vieni Rita Ogni verso delinea un presente proteso al dunque che silenzioso, cupo e solo si avvia a diventare passato in solitudine.

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Pubblicata il 01-08-2015

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