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Lo sguardo nasce 
dalle acque del mare
ferite di un tempo 
naufragano sulle rocce
verte di forti seducenti
caroselli tetri
di solitudini scorribande
fiocchi bianchi di sinuosità del corpo
parole di confine
accompagnano le orme della nebbia
aria fluttuante
sfumature tra liriche e poesie 
ad ogni vittoria la sua sconfitta
nel viaggio di popoli
guerre e canti
avanzano i martiri
seppellite la mia pelle 
in cruenti di storie
cavalcando la vita gridando
un canto sofferto 
Libertà.