Lunga gonna

Lunga gonna di lana
allaccia le calze raddrizza il busto
mette il cappello bianco preferito di
panno verde e rosso
si guarda nel grande specchio azzurro
appeso alle pareti
Rabbrividisce e apre l'ombrello
il nevischio increspa l'aria
rendendo scivoloso il selciato
gli occhi scuri e severi
stasera han fatto tardi
esce e va di fretta 
spinge la porta al suo
precedente padrone
che l'han cacciata
Un grande gioiello di gran valore
ha le mani pulite e ben curate
eccola stretta e zitta
sussurra all'orecchio un caldo fiato
sul collo tremante e dialettale
La padrona la serva la madre insieme
e fra lei e noi quella crepa che ci divide
da quella imboccatura 
che diventa
rossastra di paura
Povera Italia... mia.
 
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Pubblicata il 06-12-2012

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