Fuoco freddo

La notte inghiotte
le tenebre
la luna copre, col suo manto
materno
il mio domani incerto
il tetto le stelle
un gatto mi osserva 
miagola
occhi di ghiaccio riflessi
tra le gialle ginestre, di giugno
Sentivo il freddo 
penetrarmi nelle ossa
voleva entrarmi nell'anima
il fuoco della morte mi brucia
sento le mani fredde
la notte non parla
l'acqua mi bagna 
tenaglie roventi, mi
lacerano le viscere
non più lacrime 
solo sospiri di pace
per il frutto prezioso
grembo materno, radice di vita
profondo miracolo
la via scavata per ogni illusione
il volto chino sul Creato
la mano le porgo
e mi addormento
su un cuscino di rose.
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23-05-2013 Redazione Oceano Un ritmo incalzante, veloce, che sembra addentare ogni verso scritto con forza e determinazione.