Buio scuro

Portar sulla fiamma ardente, un ferro rovente
battea a caldo col martello
la mano forte facea modellar la forma
tutto scorgeva in lui quei fantasmi
nella sua cieca mente di un di' che fù
e al fato suo del non veder più

Voragine tremenda 
muta di silenzi 
fu il lui ad aprir quel fuoco 
che la scheggia
feri' gli occhi suoi

Figli  non vide mai 
e neppur moglie 
ed egli danzò con loro 
con il ricordo del passato

Nacque visse mori' 
senza rumore
di quel che restò
di quella bellezza dolente

Rimasto nel buio oscuro 
in quelle palpebre ancora deste 
di visioni di gioventù rubata 
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
02-08-2014 Redazione Oceano Ricordi alimentati dalla fiamma del desiderio, visi, voci, di un tempo mutato, passato, sofferto e agognato.

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Pubblicata il 31-07-2014

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