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Azzurro il firmamento
battelli sul mare
nobile e aitante
gioisce se si viaggia
 
con un solo occhio guarda la foresta
nel suo turgido seno posseggo le tue forme
solo un vago sonno discende nell'oblio
della polvere d'argento
 
un'ombra bianca placida
accarezza la fronte
la viltà è giovane e l'amore sorride
 
uno gnomo o un folletto
fra le lenzuola lucido flutta
in vaghezze di gioia
ricco il suo piacere
corri, ragazzo amante straniero
 
perderai l'asse ma non il sesso
dinnanzi allo spazio
che si offre e risveglia
il punto del filo mancante
 
ha trattenuto è non ha smesso
tale fu il nostro viaggio accelerato
acchiappi il mio contorno e sazzi la sete
 
un lento vago mi giunga in quando instante
niente mi ferma mi blocca e mi trattiene
di un giardino innaffiato d'amore.