Sono pazzo o matto
Ho gusti sfrenati addormentato assorbo in una agitazione sospesa innumerevoli son state le bufere dimenticare o ricordare forse più tardi rotolerò tra ricordi troverò qualcosa nascosta la pioggia a volte sa di sale son lacrime di polvere d'argento invola il dolore al torpore un cielo spogliato mai vestito dal disgusto del mio sbagliato vivere percezione irreale vivrà rivolta col pensiero verso mulinelli con girandole di carta pesta portatrice di quiete sono maligno un alato animale e al dì là delle montagne le stelle si nascondono e le finestre son sbarrate Tremate astri mancanti dal mio vivere mi han cancellato dalla terra sono il male tremante destino digerito rigettato infuocato inpiccato sarò muraglia impenetrabile nè sbarre nè catene mi chiuderanno in quella luce e la loro peccatrice voce farà fumo La smorfia di dolore disegna un lungo solco han cancellato la scorrettezza che è mia padrona Sono pazzo o matto?
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02-09-2014 | Catania Rosaria | In un alato animalesco non sappiamo più come distinguerci nel bene e nel male non distinguendo chi è pazzo o chi è matto |