Piccola

Piccola dolce carezza
sei rimasta socchiusa
nel pensiero mio
prende forma nella testa
e un nodo si ferma in gola
Piccola...
la prima carezza
non la ricordo
il suo viaggio senza fine
guardo quell'uomo
non lo riconosco è molto giovane
il tempo non ha confini
troppo piccola ero io
la prima carezza
il profumo di libri caffè e sigarette
come d'incanto lo sguardo si ferma
sfogliata di un raggio di sole
acqua pura di un grande amore
intriso di lacrime di dolcezza
la prima carezza
ora
dopo il risveglio dei miei occhi
mi sembra di vederti
si... si....ti vedo
avverto la tua mano forte
e il ricordo del volto e chiaro in me
ripenso a quale fortuna
ho avuto ad averti
e su quel lenzuolo bianco
rincorre il dolore più feroce
ci si saluta tutti
dal baccano stonato
di visi crocifissi
e chiodi piantati
vaga una musica... li
sulla scogliera argentata
intrisa di ragnatele volanti al suono
di inni e grida disperati
lacera le viscere della radice recisa
cordone ombelicale
spezzato tagliato per sempre
non dimenticherò mai
A volte spero di vederti
li a studiare a prendere appunti
ligio per i tuoi alunni
caro maestro mio
non ci sei più
vorrei fermare quel bastardo tempo
per poter ritornare fra le tue braccia
ancora
sentirmi piccola fra le tue braccia
 
Quella prima carezza
sai...
ora la ricordo sei stato tu
Ti voglio bene papà
primo mio amore
tua figlia.
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25-09-2014 Vieni Rita L’autrice ricorda con immenso e amorevole amore di figlia un uomo che ha guidato i suoi passi, sorretto le incertezze e asciugato le lacrime.
Una figlia ad un padre, nel ricordo indelebile.