Ti chiedo una...

Ti chiedo una carezza...
Un attimo è vola via
la vita
 
Ti chiedo una carezza
rubata dai fiori recisi
strappati ai giochi
oltre la curva dei legami
presa a morsi
Sfuggono le onde dal dolore
quasi rendendolo magico
solo una debole
carezza nella penombra
di una serranda socchiusa
agli occhi sconosciuti
ubriacati di peccati
divieti e deliri
urla di un suono
senza voce
 
Ti chiedo una carezza...
 
naufragio segreto
scatenato da un rimpianto
da un risveglio
sudato da incubo
conosco cosè il dolore
sassate nell'animo
ne ho pieno il cuore
 
Ti chiedo una carezza...
 
solitudine e povertà
va a braccio
con l' indifferenza
dove il pensiero
arriva troverà fango e melma
 
rimanendo la scia
di un grido senza eco
silenzio...
Solo una carezza...
ti chiedo
una sola carezza.
 
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18-01-2016 Catania Rosaria <3
21-10-2014 Redazione Oceano La carezza, mano sulla pelle che sorvola lieve come un attimo che consuma .
Ad assaporare calore, affettuosità oltre ogni attesa, sfiora e vola oltre lo sguardo dei passanti, persone senza volto e parole.
Tranciano ogni sentire quelle mani lievi chieste a sostenere l’anima, per combattere la distanza impregnata di orizzonti chiusi a spasmi e gelo. Una carezza sollevata nell’istante lascia tracce di voglie silenziose, rimbombo nella calma dell’attesa.
E scivolano i versi a rinforzare quello che del provare è canto …

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Pubblicata il 16-10-2014

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Commento dell'autore

Una preghiera rivolta
all'uomo amato