La tela del ragno

Non voglio far finta di niente
perché me lo chiedi allora!
cerchi la perfezione in ogni cosa
Mi passi le mani fredde sui capelli
non ho udito l'oblio del brivido
nè! di quella luce
che si chiama amore
Ho dimenticato tutto
volontà pensiero
realizzo i miei versi
senza batter ciglia
col luccichio fuggitivo che va
a rinfrescar le stelle
vita non potrai più essere
spietata divisa scostante
filtra il falso reale
Compagno tranquillo... sei tu
e in me regna confusione
rendendone mentita
la verità del rifugio gioioso
della noia quiete
mi trattiene e blocca
giacché...
il tuo sguardo mi fulmina
e di me stessa non riesco più a mentir
la testa frulla
ascolta col pensiero annebbiato
e sul tuo petto dimorerò
e come tela di un ragno
rimarrò incastrata
donandoti me stessa
e perdendo il mio filo del tessere.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
03-11-2014 Redazione Oceano Decisa, non chini lo sguardo alla realtà indossata. Non tocchi l’amore e ogni riflessione o desiderio si sperde mentre, senza alcuna incertezza, disegni i tuoi versi, espressione del tuo più intenso sentire.
Respingendo la vita che disumana ti ha avvolto, ricerchi il “ … compagno tranquillo…”, dove la certezza è di gioia e lo sguardo bagliore d’istante. Piegandoti nel calore desiderato, abbandoni i respiri nella “ …tela di ragno …” dimentica del resto che cinge.

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Pubblicata il 31-10-2014

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Commento dell'autore

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