Limbo
Mio dolcissimo fiore non sei cresciuta nel limbo eterno sei tornata lampi di tuoni imbruniscono le menti ninfe alate sopra culmini roventi si gettano nel vuoto capelli intrecciati di liane struggenti sguardi al di là del buio sei fragile non puoi restare foglia portata via dal vento ritornerai come ali di un angelo la tua mamma ti aspetta La mia "Lucia".
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16-12-2014 | Redazione Oceano |
E’ una lama che taglia l’alba e l’imbrunire, sempre tesa a ricordare, con pensieri lancinanti. Nella fragilità dell’istante, troncato alla vita, non resta che l’amaro di quel vento avaro. Gli abbracci chiusi stetti, sul tuo petto sofferente, planano nei versi, sospiro del dolore, e arrivano a posarsi su chi legge e sente te. |
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13-12-2014 | Catania Rosaria | Una ferita che non si rimargina nel mio cuore |