L'infante



Tremar tutti vi fà
lacrimar questo infante
che la sua madre affligge sta
al freddo ha preferito
 restar
nudo e crudo
con poco di paglia e fieno
a riscaldar
fu donato a lui da suo padre
amore
le sue membra puerili
fan preghiere e glorie
nella maestà sua
succhia il nettare della madre sua
stretto in seno ed un bacio
le sfiora il viso beato
bianco come il latte che lo nutre
gelati son piedini e manine
sento il freddo suo e mi rattristo il core
el calor del bue e l’asinello
emana calore la misera grotta
…...
Chiediamo a te perdono
la tua nascita un regalo
sia pace in terra
e col tuo sorriso
aiutaci ad essere buoni...
 


data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
18-12-2014 Redazione Oceano Stile molto colloquiale che ricorda i racconti accanto al focolare, quando si leggeva la bibbia dopo cena e si tramandava la fede da padre in figlio. L’autrice ripercorre la nascità di Gesù e si sofferma sull’amore materno, fatto di carezze e tepore, umanizzando così la divina famiglia.
Che sia proprio lì il segreto della fede? Gesù si fece uomo perché Dio soffrisse come noi e più di noi, immolando suo figlio. Quale immenso sacrificio poteva fare se non questo, per dimostrarci il suo Amore?

Elenco opere (*)commenti

Pubblicata il 15-12-2014

Numero visite: 1208


Commento dell'autore

Una preghiera a chi ci dona
la vita con l'amore