Povero corpo
Non sarai tu ardore maschile ad uccidermi piedi freddi e stanchi sei fuggita via povero corpo tuo prode nemico di un Dio invano perdente sulla giostra dell'assetato silenzio povero corpo tuo di cera fattasi di venere spenta sconfitta in un poema velenoso di un solo punto fermo stenografi la tua sconfitta su un altare senza cerimonie elegante dove tu sarai la protagonista senza trucco e tacchi libera sarai dalla peste che ti ha invaso in trapassati incubi in succubi uova marce non rimarrà altro che il vuoto del nulla che è sempre stato non sarai tu quello Povero corpo tuo.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
19-01-2015 | Musicco Mirella |
Corpo straziato dalle glorie di fatue essenze. Vestito di maschere, inalerai il silenzio per allontanarti vuota dal dover apparire imposto. Nulla trafiggerà l’anima, quanto posta lontano come finta venere, “ … non sarai tu quello povero corpo tuo”. Come non rimanere attoniti da versi così veri e di triste “povertà”. |
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19-01-2015 | Redazione Oceano | Anafora di un silenzio in povertà di pietà: vittima e vita che si spegne. | |
17-01-2015 | Catania Rosaria | Per le bambine saltate in aria |