Gratitudine (a mio figlio)

Tra la folla
delle foglie morenti
trasportate dai venti,
nasceva quel ramo
che sostiene forte
il mio cuore.
Fredda ,l'alba di dicembre
a scaldare la paura,
lieve gemito
e arrivasti
con la quiete dell'inverno.
Sei tempesta
che mi scrolla
nel far nascere calore
e sei l'ancora al mio mare
agitato dai maestrali.
Se mi perdo
dentro il buio,
mi accompagno
al tuo respiro
che risento come un eco
nel suo dolce divenire.
Tu mi cresci fra le mani
e disegno il tuo domani,
spero solo di donarti
tutto ciò che non so darti,
so soltanto che i miei giorni
vivono del mio rubarti.
Quando un tempo
seguirai
il richiamo della vita,
quando vuoi
potrai tornare,
tu saprai come cercarmi
e bussandomi nel cuore
ci ritroveremo uniti
fra momenti solo nostri
saldi e carichi d'amore!
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Pubblicata il 13-11-2013

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