L'altra lei

Ero forse io
che arrancavo in bilico
fra i desideri dell'ego
disperatamente umana.

Ero forse io
che portavo
un cuore non mio
nelle mani,
trasportandolo al fiume
che si trascinava al mare.

Ero forse io
che puntellavo
di chiodi l'anima
con la fobia
che potesse scappar via.

Ero forse io
che guardavo alla notte,
chiedendo agli astri
di farmi gli occhi belli
per osservar la vita
prima che bruciasse
e non toccarne cenere.

Ero forse io
che proteggevo dalle onde
di quello stesso mare,
quel cuore che si spezzava
stretto fra le mani.

Ero forse io,
ma prima...che aspettassi lei!
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20-08-2014 Redazione Oceano L’autrice nel dichiarato agnitivo quesito, si cinge alla luce della scoperta.
A se stessa si dichiara.

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Pubblicata il 15-08-2014

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