I miei giorni
Arrivano con le luci dell'alba e bussano ai cancelli socchiusi, timorosi di entrare, convinti di poter far danno. Apro loro, il varco con la stessa serenità che si accoglie il nuovo anno. Solenni cavalieri senza medaglia ancora, in cerca di onori fra lucide corazze. S'inchinano a me, regina, affidando i loro servigi, mostrando stima. Senza paura e stenti, aprono lo scrigno dei loro sentimenti. Si mostrano fedeli, non lasciano mai il campo, proteggono il silenzio, attendendo la mia sera per riposarmi accanto. Son fieri, sempre presenti i cavalieri erranti, son sempre nei dintorni ed io, son qui, con loro, con i miei giorni!
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27-10-2014 | Redazione Oceano |
L’autrice tiene per mano i suoi giorni, analogia che indica un senso pieno e consapevole di sé attraverso ciò che l’ha forgiata. I suoi giorni, mai uguali e sempre presenti, i suoi cavalieri erranti. |