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Non c’è mai tempo per pensare, 
assaporare il bacio della brezza di mare
contare i lampioni di una strada
che si apre sospesa nel tramonto 
che accarezza il mare.
Mentre la sera porta conchiglie nuove 
sul tuo bagnasciuga eroso dalla malinconia
esse, vezzose, 
s’intingono di luce di stelle 
per poi splendere nei mattini di primavera, 
quando il sole ti sorprende con una carezza inaspettata, 
e la pelle ruvida, lieve s’ammorba. 
Non mi faccio la barba, 
sono pigro in questi giorni in cui sto cercando di volermi bene, 
mentre il destino riga a sangue la pelle.
Ogni volta che mi sento perso, 
mi ritrovo forte nel respiro delle emozioni.
Mi vesto con un sorriso tirato, 
mi sciolgo con l’aria di primavera, 
abbasso il mio panama, 
colgo un fiore 
che apre alla mia vista i suoi petali, 
questa mattina si vive.