Pianoforte senza tasti

A volte la vita è un pianoforte senza tasti,
abbandonato alla carezza della nebbia novembrina,
noi siamo pianisti senza anima che cerchiamo un frac,
qualcosa che è perduto lontano e graffia come certi ricordi.
Ma in fondo non ci rassegniamo sappiamo sperare,
almeno fino a quando la grande Madre ci chiamerà  a rapporto
e saremo nudi e senza alibi.
Certi giorni sono cosi vestiti di niente,
solo polveri di smog che affaticano i polmoni,
spengono l’entusiasmo del sorriso di un fiore,
mentre improvviso un tranquillo torrente si erge potente a spazzare via tutto.
Poi ci sono Aurore come questa,
pigre di luce che vestono una uggiosa Milano,
frastuono lontano sulle vie del centro
l'eco delle emozioni timido sbadiglia.
Aurore pigre, che vestono di luce la mia pelle,
non e' certo come la tua carezza
che racchiude in se l'essenza dell'infinito,
una calda coperta che spegne il freddo delle notti di inverno.
Il quotidiano macchia di ruggine il cuore,
ma il salmastro del mare dei tempi arriva e se lo porta via.
A volte il tunnel di certi momenti sembra un cammino senza ritorno,
allora appoggio una mano al petto
raccolgo  l'emozione dei tuoi occhi
mi aiuta a non mollare.
Ormai l'aurora ha consegnato alle anime di questo mondo il suo buongiorno.
E' ora di andare.
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02-12-2014 Redazione Oceano Sono i silenzi del quotidiano a macchiare di ruggine il cuore, tutto il resto è musica e a volte non occorre una tastiera, basta lasciarsi trasportare dal ritmo in una dimensione onirica e spirituale.
E per quanto pigra sia l’aurora o uggioso il cielo, il giorno ci aspetta e basta uno sguardo o una carezza per sognare ancora.

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Pubblicata il 29-11-2014

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