Il treno dei pensieri

Tic Tac
Tic Tac
Lento scivola il treno dei pensieri.
A volte ci si sente stranieri nel grembo materno,
imputato senza colpe.
Sono seme di girasole abbandonato in un campo,
gli affetti più importanti sordi al mio richiamo di sete.
Tra le pieghe delle strade, tra sassi anonimi
ho aperto i miei petali,
il vento la pioggia mi hanno solo reso più forte
anche se a volte chiudo la corolla su me stesso
e vorrei essere leggero.
Farò domande che non so,
se restassi in silenzio sarebbe la fine.
Mi adagio tra i tuoi capelli, mi sento cielo,
mi adagio sui tuoi seni e mi sento amato,
non posso spegnere la malinconia
che ho di dentro amore mio,
ma la guardo e sorrido,
ho la luce di te che illumina il viso.
Tic Tac
Tic Tac
Lento scivola il treno dei pensieri.
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20-06-2015 Redazione Oceano Il giorno e la notte nei tuoi pensieri a ricoprire la pelle che, forgiata dai giorni, definisce percorsi sui solchi dell’anima schiudendosi all’esterno come germoglio d’emozioni. Nella tua poesia un mare immenso aperto al viaggio, intessuto nelle trame del passato inclemente ma che, col suo aspro sapore, ha condotto a te: dolcezza, malinconia e amore avvolti a regalare l’essere e il divenire.

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Pubblicata il 14-06-2015

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