Senza di te

Dio, odio quando piove.
La pioggia non lava via niente, fa esondare i fiumi della memoria. Odio quando i ricordi mi parlano.
La pioggia mi mette angoscia. A te piaceva così tanto la pioggia.
Mi guardo allo specchio. Non c'è più quel sorriso perfetto, quel sorriso di porcellana che amavi tanto.
Ora c'è solo un uomo stanco. Avvinto dalla vita. Solo.
Te ne sei andata, così come sei venuta.. In un soffio, in un battito di ciglia. E non ho nemmeno fatto
in tempo a dirti addio.. Ed è tremendo quando non si riesce a dire addio, perchè si resta a metà. Si
resta sospesi tra quello che è stato e quello che è.
Si resta a metà tra ieri e oggi.
Ieri dove c'eri tu e oggi dove sono da solo, davanti a questo, fottuto, specchio che ingrandisce ogni mio,
dannato, difetto. Perchè è stata colpa mia. Ho fallito. Ho cercato di nascondere le mie imperfezioni, senza
successo.

Tutte le mie colpe ora mi ricadono addosso, come un macigno pronto a farmi crollare. Ma se crollo, sta
volta, non ci sarai tu ad aiutarmi a rimettermi in piedi. Devo fare da solo e da solo non so se ne ho la
forza. Non oggi, non dopo tutti questi anni passati ad aspettare, che, nonostante tutto, varcassi di nuovo
quella porta. La porta di casa nostra, che avevamo comprato dopo tanti sacrifici, dopo tante rinuncie. Dove
ci hanno portato tutti questi sforzi, amore? Dove ci hanno portato ?

A un punto di non ritorno, dove non sei tu e dove non sono io. Perchè io senza di te non sono niente. Solo
un corpo vuoto. E ti avevo supplicato di portar pazienza con me, di continuare a provarci, di non smettere
di tentare. E tu le mie suppliche le hai ascoltate e hai fatto del tuo meglio e ci sei sempre riuscita a
farmi sentire amato. Completo.

Mentre io...io cosa ho fatto ? Niente. Ho solo incasinato tutto. Come sempre, riversandoti addosso le mie
speranze per il nostro futuro e le mie ansie per il nostro presente. Quante cose abbiamo fatto insieme,
amore mio. E quante ne dovevamo fare. Ma ora non ci sei. E io sono, ancora, sola davanti a questo, dannato,
specchio, in questa, dannata, casa che in ogni angolo mi ricorda te.

Mi hanno voltato tutti le spalle. I miei amici, la mia famiglia. Ho deluso tutti, ma, soprattutto ho deluso
me stesso e te. Perchè mi sono rinchiuso in questo appartamento. Sono rimasto qui per respirare il tuo odore,
il tuo amore. Che era l'unica cosa che mi faceva vivere davvero. Prigioniero volontario in queste quattro mura,
da quel giorno in cui sei andata via, lontana da me. In quel maledettissimo giorno di quattro anni fa. Quel
giorno in cui il tuo cuore ha smesso di pompare amore per me. Ha smesso di battere e così anche il mio. Nella
mia mano stringo il miscuglio di medicinali, che ho deciso di prendere per far smettere questo terribile dolore,
che mi lacera l'anima. Ho cercato ovunque l'uomo che ti ha sparato in quel vicolo buio e deprimente. Non l'ho
trovato.

Ma porto il tuo anello al dito. Me lo dovevi dare quella sera stessa con tante promesse. Con tante speranze
a riempirti gli occhi. A riempirmi il cuore. E invece ce le hanno portate via. Ci hanno portato via tutto.
Ci hanno portato via la vita. E tu non ci sei. Mi stendo sul letto. Dalla tua parte. Non ci ho fatto dormire
nessuno da quando sei andato via. Nessuna era degna .. nessuna mi scaldava come facevi tu.
Ingoio le pillole e respiro forte sul tuo cuscino. Riesco ancora a sentire il tuo profumo e quasi riesco a
vederti, sdraiato di schiena che mi fissi sorridendo, allungando la mano verso la mia, per stringerla, per
farmi sapere che ci sei e che ci sei sempre stata. E io lo sapevo, amore mio. Lo sapevo, ma apprezziamo davvero
le cose che abbiamo, solo quando non le abbiamo più. Mi manchi da morire.

E infatti sto morendo, amore. Perchè questa non è vita e io non ce la faccio in questo gigantesco mondo senza
di te, che mi stringevi al tuo petto dopo una giornata faticosa e quando pioveva ti avvinghiavi a me e mi
dicevi : “Amore, la senti la pioggia? Sta lavando via tutto. Sta pulendo tutto per noi due. Perchè il mondo
per noi deve essere bello. Pulito.. tutte le scorie se ne devono andare via. E la pioggia le sta annegando per
noi. Per noi e il nostro futuro. E giocheremo con i nostri figli sotto la pioggia. E gli diremo che la pioggia
porta cose buone, perchè è in un giorno di pioggia che ci siamo incontrati.”

Ma questa pioggia è maledetta, amore mio. Perchè anche quel giorno pioveva, ma non ha lavato via niente. E me
lo ricordo il tuo volto privo di vita, bagnato dalle mie lacrime e dalla dannata pioggia, che non ti ha protetto.
Non ti ha portato niente di buono. La sento la morte che arriva, amore. La sento. Perchè ho freddo e le tue
braccia non ci sono. Perchè ho sonno e non ci sei tu a canticchiare per farmi addormentare. Ho male ad ogni
cosa e non ci sei tu a prenderti cura di me. Non ci sei tu. E sento che sto morendo, amore.

La sento che si avvicina .. ma non sa che io sono già morto. Sono morto quando sei morta tu, amore mio. Quando
hai smesso di esistere, io ho smesso di esistere. La pioggia batte sui vetri e sembra un conto alla rovescia.
Un conto alla rovescia fino a te. Forse, davvero, ora potrò raggiungerti. Aspettami, amore mio. Chiudo gli occhi,
amore, e riesco a vedere il tuo bel viso e la tua mano che cerca la mia.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)