Goccia d'inchiostro... vivo
Ascoltami, sono goccia d'inchiostro vivo che cade, ad ogni rintocco di campane, su strade di carta formato a quattro. Taci, sentimi battere al ritmo cardiaco d'un respiro libero dal limite del corpo. Guardami, sono me stesso, senza maschere; ho per vestito solo la mia anima. Si dipana il mio vivere steso sotto un cielo azzurro, distante una spanna sola dalle suole delle mie scarpe sempre in corsa verso nuove albe emotive. Il mio petto, eccolo, te lo racconto. Guardalo, ha l’aspetto di bimbo cresciuto in fretta e gli occhi che guardano dritto verso il domani. Domani è l’incerto, l’ignoto tempo mancante al verbo vivere. Guarda quanti trofei ha vinto il mio pensiero? Bevi, festeggiamo, sono vivo, eccomi! Ti posso offrire solo la mia gioia. Inebriati di lei, fai come me che son cresciuto a pane e Muse da cantare. Avevo per compagno, come da sempre accade, solo un bicchiere colmo di parole da sorseggiare piano, ad oltranza, come analgesico alle mie paure adagiate sopra panchine di tempo muto, pellegrino tra Corso dei ricordi e Via del Quieto vivere.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |