Amen
E' notte, ma dentro c'è luce al vedere il tuo volto sognante. M'inginocchio, devoto e sgranello rosari di luna mista a stelle prostrato dinanzi alle candele accese delle tue iridi ardenti, colmi di passione. Sono versi, misteri gloriosi questi grani di carezze sotto le mie dita. Son preghiere di lode per dar lustro al tuo nome. Ave, mia vita, gloria, magnificenza divina impastata di terra e carne viva. Eccoti, il cielo s'accende, si veste di festa la penna e con garbo osa bussarti alla porta del cuore per donarti parole di rosa e miriadi di battiti cardiaci perlati. Canto la tua grazia, la dolcezza del tuo startene lì, silenziosa, raccolta tutta nel vestito di tulle rosso ad ascoltare quest’umile omaggio che a te soltanto schiude l’anima e di te sola dialoga bisbigliandoti all’orecchio teso dell’ora notturna, Celeste e sempiterna mia speranza. Resto zitto, poi; è un bacio casto sulle tue labbra di miele il mio amen.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
30-03-2013 | Violano Luigi | Grazie. | |
29-03-2013 | Redazione Oceano | Bellissima figura femminile eterea, spirituale, come uscita dalla penna di uno stilnovista del 1200: donna misteriosa, angelo per la via della salvezza. Cambiano le ere e gli stili, la poesia, quando è sentita dal cuore, è sempre la stessa, e così sia. |