Mentre scocca mezzanotte
Hai carenze affettive croniche, lo sento mentre scocca mezzanotte, girando al giorno dopo calendari distesi a riposare su campi d’esistenza a primavera. Poi, però, posso anche sbagliare, sono un essere umano col mio limite già prestabilito dal destino. Forse, quello che dico riversando parole un po’ ansiose su carta insonne, è soltanto una mia modesta intuizione, la visione di chi non ha tracce d’un fuoco gagliardo che un giorno, bruciò la tua pelle, mentre entrambi eravamo sconosciuti finanche a noi stessi. Ti portò sulla strada straniera l’impervia esistenza, furibonda s'abbatté sul tuo cuor la bufera ed ancora, se al buio resti sola e lasci andare il pensiero a briglie sciolte, son profondi quei vuoti che, intatti, rivedi affiorare tra una piega ed un' altra del petto.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
10-05-2013 | Violano Luigi | Grazie di cuore per il commento. Un abbraccio accorato. | |
10-05-2013 | Redazione Oceano | Profondo interloquire d’anima pieno di lirismo e di intensa malinconia. Grazie Luigi, le tue parole avvolgono sempre di magia. | |
05-05-2013 | Violano Luigi | Grazie di cuore Massimo per aver letto le mie parole goccia dopo goccia ed aver spetalinato la mia anima petalo dopo petalo repirandone il profumo. | |
05-05-2013 | Massa V. Massimo |
Una poesia di intenso spessore, pregna di tristezza e di note toccanti per la sua forza espressiva. Un malinconico sentire di grande effetto Molto bella Luigi... |