Il sogno bianco

Occhi rivolti al cielo
affamati della tua carne mera
piangono l'assenza dei tuoi cerchi.
Perchè il tuo volo non ci toglie il respiro?   
Cos'è che ti spaventa?
Saranno i bagliori che nella notte 
accendono la collina
dove il bambino alla finestra
sognava la sua sposa?
Non torni perchè il contadino
non china più la sua schiena 
alla zolla degli ulivi
e si riprende il tempo 
ed una lacrima per suo figlio,
col pentimento di avergli 
lasciato la mano troppo acerbo?
L'acqua non è più limpida,
è vino vendemmiato nell'odio,
amaro per le bocche, 
ma stoffa rossa 
per la sarta della vendetta.
Se avrai sete all'aurora
vieni nel mio giardino,
posa la tua testa sulle rose
prima che la rugiada diventi paura,
ma torna, colomba bianca,
ho tanta fame della tua carne,
voglio toccare le tue ali
prima che l'alba
faccia volare via 
il mio sogno.
In uno sparo.
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