Sei il mio giorno e la mia notte

E' sera, la polvere riposa sulle guance del sudore
e la dolcezza è nelle nuvole rosa squarciate:
fertilità e musica erranti per il mondo.
Fermo il moto del chiaro di luna 
nell'imbuto del viale dei faggi e vacilla lo splendore 
sulla terrazza con la limonaia superba:
il tuo profumo non è sconfitto, ne ora, ne mai.
Bella sei nel giorno e nella notte: sei l'acqua e la ronda.      
Il mio cuore aspro, distante e melanconico da te,
viaggia in zattera sull'oceano della realtà,
con il mio corpo accantonato al colombo nella siepe
annodata e parla l'affanno nel riposo;
con fragranza e nel lampo indosso il vestito del dolore
e ripartono a scrivere le falangi della mente
lettere che non saggeranno mai le tue iridi.
Ti vedo il giorno e la notte: sei la mia sete ed il mio passo.
I giunchi del pensiero si smuovono nel lago di pietra
sul sibilo costante della nuda amarezza,
con le linee tracciate dall'ala del desiderio.
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