Lacrime
La scrivo questa lettera sul foglio senza penna, nel vacuo dell'aria di questa fuggiasca notte. La scrivo in una nevicata d'agosto nell'assurdo e nello stupore, io che ho pensato sempre al tuo ieri e mai al mio domani, amando sempre lo spegnersi di quella fiamma col brivido di fuoco nella carne. Sono io quel fattore che ripassa sulla stoppia alle luci fresche dell'alba, mentre il vento di ponente singhiozza nel candore. Ho amato tutto quello che non mi hai dato e il melograno si fa maturando e dolce in una negata primavera, col dolore nello scorno di una rondine. Vorrei che il mio amore morisse, ma le tue labbra, le tue guance, il tuo seno imprimono il foglio aggrinzito che non coglie le tue pupille, ancora sottratte a me nel ramo più alto, perchè nell'assurdo e nello stupore non hai mai saputo leggere i miei occhi.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
15-07-2013 | Pierro Antonio | Vi ringrazio sempre per la vostra attenzione ed è sempre un piacere per me ricevere un commento di analisi. | |
14-07-2013 | Redazione Oceano | La bellezza delle metafore, il ritmo lento e nostalgico, trasmettono il turbamento rassegnato con cui si accetta una realtà che ferisce. Complimenti per la tua forza espressiva e per il lirismo che contraddistingue le tue poesie. |