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Aspettami,
attendi il tempo dolce
in una bella stagione apparsa su una nuvola,
in un volo rasente di una rondine
che segna la rotta a un volo di coriandoli,
in una circonferenza di una primula
che esce sorridente dal camino della terra.
Aspettami,
attendi che fiorisca il bulbo delle mie parole
sulle rigide crepe del tuo cuore,
distesi sull’erba intatta di un greto
che stirerà vestiti e le tue pieghe. 
Tingerò le tue labbra
con la severità di una primavera;
lo so, poi tremeremo
nei nostri umili abbracci,
su scogli esposti a quella brezza del passato
che porta la speranza con in grembo tutti i suoi figli.