Eccomi

Ti penso rovistare
nei cassetti del tempo
tra sogni spezzati
e miserie vissute.
Dita nervose
emergono dal buio
stringendo scampoli
di negata giovinezza.
Un cassetto è socchiuso
e lembi di rabbia,
penzolano come bandiere
smorzate da un vento
che odora di miele,
preannuncio di un figlio atteso. 
Allora coperte di sorrisi
traboccano laggiù
da quello più profondo,
vestito di colori
e petali di fiori,
asciugano la lacrima
che brucia sull’orlo del ciglio,
fiorita tra gli abbracci bugiardi
e mai appassita.
Eccomi.
Di spine solitarie
ma tua rosa amica.
Seccami con cura
tra le pagine del cuore,
domani ancora mi troverai
nel cassetto delle tue certezze.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
27-03-2013 Terenzi Stefania Grazie redazione. Dedicata a un amico di vecchia data.
27-03-2013 Redazione Oceano Leggerti in questi versi è stata una manciata di attimi meravigliosi, davvero complimenti Stefania.