Autocoscienza
Sono prestato alla vita come i giorni della merla, lento in gennaio, breve come febbraio. Il tuo viso è una bandiera bianca, imperdonabili giorni (mi disse). Sono un breve cammino da decorare, come un albero di Natale con lanterne, muri, cose infrante e cose da costruire. Deporre le uova schiuse di un’alba, come ogni alba sempre ad ogni schiusa (quotidiana nascita). Sono lo sguardo che cattura fotogrammi di esistere, filamenti di vita nel pozzo dell’universo. In riva ad ogni suono emerso, ruscello di montagna (senti come scorre). Sono un edificio di carne piantato al centro della terra, respiro di fuoco e orizzonte d’acqua. Linea di confine delebile fra causa ed effetto (pura energia). Sono come pezzi di vetro che trapassano grappoli di occhi in un nugolo di maschere e deserti lunari. La tua pelle acromica la tua anima acronica. (ribadì ancora). Sono come un parto di fame, seme di silenzio non muto assorbito dalla luce. Tintinnii rimbalzati in rimbombi e urla munchiane (il silenzio del dolore). Sono come un banco di pesci ripieno di argentee cromie, guizzi e branchie, ... vita! Vertiginoso diapason.., accordo maggiore, appannate maree verso terre d’oriente (profondo universale Dio).
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
16-03-2013 | Di Paola Claudio | noi siamo "infinito", esattamente come una goccia di oceano è l'oceano :) | |
08-03-2013 | Redazione Oceano | Originalità di pensieri che aggiunge un tocco di curiosità ad ogni verso, facendo scivolare gradevolmente la lettura di una disamina interiore, un guardare oltre ciò che siamo e sentirci parte dell'infinito. |