Viaggi itineranti

Continuo e
mi nutro di
strade, inchiostro!

Madido vago
fra tarocchi e
folle, incoronato

re nascosto,
miscuglio inconscio
fra bene e male.

Dal profondo
sonno di campane un
rantolo si fa respiro

grumo di oceano
midollo del pensare
calco della speranza.

Saette di luce
come rasoiate al
morbido cielo di

primavera,
rapido concentrato di
sapori forti.

E le tue movenze
mi ramificano forti,
come venature di marmo

sono un uomo che
fermenta nella carne
come mosto nella botte.

Mentre le parole si
nutrono di mondo, 
sono sgusciato via;
mani e bocche liquefatte
nei segni,
magma pellegrino il mio seme!
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
28-03-2013 Redazione Oceano Versi ben definiti di cui ardua è l'interpretazione nel meraviglioso gioco di metafore, ma io ci leggo un viaggio all'interno del proprio essere, un'interiorità in cui si mescolano sensazioni, emozioni e percezioni, in cui il sentire fluisce in una esplosione di sensualità. Complimenti Claudio