Non roda oramai il sangue...

Invertebrato amore che sloggi
la tua incompletezza nel mio silenzio crudele,
lasciando il sudario di un passato
come tappeto tra le mie sopracciglia.

Immagazzino un ardore
di ricordi frammentati
che riciclano la dimenticanza nella scala,
lì dove sguazzare minacce
di un incendio
che iscrisse la mia compiacenza.

I presagi
di un cuore inapprezzato
morirono d'amore nei tuoi sentieri,
non roda aramai il sangue per le rovine
e la paura di afferrarmi nel passato
si ancorò nel destino di quell'attesa.
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Pubblicata il 13-05-2012

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