Harakiri
Nel mio ultimo hanami si arma la tua immagine, come un dolce puzzle di tenerezza. Brillando nel filo delle colline, il tuo bianco sorriso mattutino tagliò il cielo. Il tuo balsamo elevato come un cipresso, spargendo ciliegi e prugne, si accumulò nei miei polmoni ciechi decorati con sospiri in disperazione. Intaccai la katana nella pietra intagliando il mio yuigon dove ti nomino, fiorita di meihua questa ferita nella mia armatura lascerà i suoi rottami. L'inverno sciolse il mio sangue in sake, incendiò le mie vene al ritmo della tua assenza ed il mio spirito si arrende alato ed imponderabile il mio karma dissanguerà la sua esistenza. Dietro rimango il guerriero scritto in inchiostro sugli ambrati papiri di bushido, la tua aria truffata per petali di questo inverno, impugnati nel manico di questo acciaio che infiammato sbiecasse le mie cellule, Accetto il mio destino... dolore che mi ha sconfitto, questo harakiri manterrà glorioso il tuo amore, non acchiapperà a questo corpo che non vuole vivere dell'angoscia affollato, tra cose inerti ti ho amato, tra incensi e tè, tra guerre e sconfitte, assolo piantai il tuo amore che oggi cresce e vive nella mia morte.
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