Il bracciante sono delle mie mattine

Il bracciante sono delle mie mattine, 
ad esse subappalto i miei favori;
le mie braccia, le mie gambe, le mie spalle, 
non capiscono di salari né sudori 
ma ogni volta che possono mi accompagnano, 
condividono dei miei orti i suoi lavori.

Piene di pietre ho le due mani 
e di terra traforato il mio cappello, 
non si lamenta il mio corpo stanco 
e per il tedio conservo il mio veliero.

Del vento marino mi proclamo, 
dei suoi pomeriggi alato compagno.

Il mare l'ho sempre nella distanza, 
fuggito dell'ombra dell'asfalto 
si affaccia in due valli e mi chiama 
ed accorro a navigarlo dall'alto 
in cui abitano gli occhi della mia spiaggia 
e l'azzurro che mi aiuta a dare il salto.

Tra orti fioriti di aranci 
valuta ho l'anima e mi divido, 
mi raccomando ai miei mari ed ai miei campi, 
marinaio di terreno arido sono stato sempre.
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10-11-2012 Trapasso Maurizio Grazie carissima Marzia splendida anche nei commenti .... ti abbraccio!!!!
10-11-2012 Cagnacci Marzia Il tuo corpo terreno, un'entità che ha una consistenza reale e che ti porti appresso e al quale deroghi le tue fatiche quotidiane, ma il vero te stesso si immedesima nella parte spirituale della tua esistenza e la tua anima è la tua vera casa. Divisione e fusione tra materia e spirito...il dilemma di tutti gli esseri sensibili come lo sei tu Maurizio....bellissima...bravo....Un abbraccio....

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Pubblicata il 09-11-2012

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Commento dell'autore

alcune mattine molto lavorate 
e piene di mare,
orti e montagne, 
come se li vedessi
Canto e condivido quel
corpo terrestre che 
"non capisce di salari" 
ma che neanche si lamenta.